Meningite – Neisseria meningìtidis.

Ciao a tutti sono la mamma del bruco Carolina, ultimamente, purtroppo si parla molto di Meningite, ho quindi cercato di fare un pò di chiarezza in merito partendo da cosa è la meningite, quali sono le cause che la scatenano, quali sono i sintomi e quali le cure.

La meningite è una grave malattia dovuta all’infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello. L’infiammazione di tali membrane si ripercuote sul cervello portando a gravi sintomi neurologici che possono portare alla morte  oppure a postumi gravi come sordità, ritardo mentale, paralisi motorie, epilessia

La meningite può essere provocata sia da batteri sia da virus, quella più temibile è quella batterica dovuta principalmente a tre germi: emofilo tipo B, pneumococco, meningococco. Le forme di meningite dovute a virus sono generalmente a decorso benigno.

La gravità della meningite batterica è più elevata in età pediatrica: gli esiti neurologici a permanenti si manifestano nel 30-35% dei casi; la mortalità nel 5-10% dei casi

La meningite coinvolge molto spesso la aracnoide e la pia madre o leptomeningi come sono anche chiamate queste membrane. La meningite o infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale è causata da microrganismi. Tale infiammazione può essere provocata da microrganismi di tipo commensale, cioè naturalmente presenti nell’organismo umano e quindi non patogeni, ma diventa virulenta se la resistenza dell’organismo diminuisce, ad esempio in seguito a un raffreddore. Tra i microrganismi patogeni sono da ricordare quelli responsabili della meningite cerebrospinale epidemica. Anche un processo infettivo localizzato in altra sede può evolvere in una meningite, come una infiammazione dell’orecchio medio o del naso che si diffonde alle meningi.
Un terzo fattore patogeno è uno stato di infiammazione dovuto a lesione traumatica della scatola cranica, in seguito al quale i microrganismi penetrano nelle meningi attraverso la ferita aperta

I sintomi principali della meningite sono febbre, nausea, vomito e irritazione delle membrane meningee che il paziente avverte come una forma di rigidezza dei muscoli nucali. Tipici segni collaterali sono anche la diminuzione dello stato di coscienza, con senso di torpore, battito cardiaco rallentato ed episodi convulsivi

L’evidenza diagnostica viene raggiunta mediante analisi di una piccola quantità di liquido cerebrospinale prelevato mediante puntura lombare. Tale manovra non comporta rischi per il paziente, poiché il midollo spinale nell’adulto non oltrepassa i limiti della prima vertebra lombare. La natura e la gravità dell’infezione può essere stabilita identificando la natura e la quantità dei microrganismi patogeni. Se la meningite è di origine virale, i pazienti sono gravemente malati per alcuni giorni senza per questo perdere conoscenza, e se sottoposti a trattamento antibiotico, di solito si ristabiliscono entro una settimana. Se gli organismi patogeni sono di origine tubercolare, la guarigione richiede un tempo notevolmente più lungo. Inizialmente, i sintomi si limitano a malessere generale, mal di capo e irrequietezza; vengono colpiti anche alcuni nervi craniali.

Se altri bacilli sono gli agenti causali della meningite,come stafilococchi, streptococchi, pneumococchi, i sintomi sono di solito molto evidenti. I pazienti sono gravemente afflitti dalla malattia che rimane seria per due, tre settimane, mentre la remissione è lenta.

La meningite cerebrospinale è causata dal microrganismo Neisseria meningitidis che è commensale delle vie aeree e faringee di alcuni individui senza provocare in quelle sedi alcun processo infiammatorio. In situazioni igieniche precarie, e in caso di particolare sensibilità del soggetto, i batteri possono trovare terreno fertile per diffondersi.
Non è ben noto attraverso quali vie i batteri giungano alle meningi, forse attraverso vasi linfatici o attraverso l’etmoide, osso della regione nasale.
Oltre ai consueti sintomi di febbre alta, mal di testa e vomito, tipica della malattia è la rigidezza dei muscoli nucali e del collo. Neppure agendo con una certa forza è possibile piegare il mento del paziente sul torace che perciò vive con il collo all’indietro rigido e contratto e il mento rivolto in alto. Tali affezioni, di notevole gravità, si combattono per mezzo di antibiotici

Oltre alle generiche misure preventive, come quella di ridurre ed evitare il sovraffollamento, (certo soprattutto nel bimbo più grandicello spesso difficilmente attuabile), l’unica misura veramente sicura ed efficace è la vaccinazione

L’infezione si diffonde per via aerea e di solito viene trasmessa per contatto diretto (o tramite goccioline infette) da un “portatore sano”. È più raro che l’infezione sia contratta direttamente da un soggetto ammalato, che di solito è isolato dal contatto con altre persone. Il periodo di incubazione va solitamente da 1 a 7 giorni

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Regione Lombardia a partire da gennaio 2017, offrirà il vaccino per la protezione individuale nei confronti dei ceppi di meningococco (A/B/C/W/Y), in co-pagamento, a chiunque ne faccia richiesta. ATS e ASST già dai prossimi giorni saranno pronte a prenotare e eseguire le vaccinazioni”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in merito all’approvazione in Giunta regionale del decreto ‘Attivazione dell’offerta in co-pagamento in Regione Lombardia per la prevenzione delle malattie invasive batteriche da meningococco’.

Per quanto riguarda il Meningococco, Gallera ribadisce che non vi è alcuna emergenza o epidemia. Nel 2016 i casi registrati sono stati 37, dato assolutamente in linea con gli anni precedenti, dal 2011, infatti, i casi rientrano in un range da 31 a 37. Si tratta comunque di una incidenza di casi inferiore alla media (56 casi di media all’anno) del decennio 2001-2010″.

“Nonostante non ci siano picchi nei casi di meningite – ha sottolineato l’assessore – abbiamo registrato un interesse crescente per il vaccino da parte della popolazione non coinvolta nell’offerta vaccinale gratuita. A tutte queste persone Regione Lombardia darà la possibilità di accedere alle vaccinazioni contro tutti i ceppi del Meningococco, per protezione individuale, con la formula del co-pagamento. Il costo del vaccino a carico del cittadino sarà pari al prezzo di acquisto sostenuto da Regione Lombardia senza ulteriore ricarico. A questo andrà aggiunto il costo di somministrazione definito dal Tariffario delle prestazioni e degli interventi erogati dal Dipartimento di Prevenzione Medico delle Aziende Sanitarie Locali e alcuni costi organizzativi con un risparmio per i cittadini che andrà dal 30 al 60 per cento”.

“Le ASST e ATS coinvolte – ha concluso Gallera – dovranno rendere disponibile sul proprio sito web i costi dell’offerta vaccinale in co-pagamento. Quindi la gratuità ce la possiamo scordare in Lombardia, fortunati in Piemonte (gratuito per i bimbi nel promo anno di vita)! A partire dal 2017, dice Gallera daremo, a chiunque ne faccia richiesta, la possibilità di accedere, in copagamento, all’offerta vaccinale per la protezione individuale nei confronti dei ceppi di meningococco(A/B/C/W/Y). Il cittadino pagherà il prezzo pari a quanto acquistato da Regione Lombardia (con un risparmio di almeno il 30%) sommato al costo della somministrazione”. “Il vaccino – ha spiegato l’assessore – verrà somministrato presso il centro vaccinale ASST su appuntamento, in ambulatori dedicati, ovvero in orari separati dall’offerta universale. Le ASST/ATS coinvolte, inoltre, dovranno entro il 10 gennaio 2017 rendere disponibile sul proprio sito web un numero telefonico per permettere all’utenza la prenotazione alla vaccinazione. Mentre per l’organizzazione delle sedute dovranno dal 15 gennaio, e comunque non oltre il 15 febbraio 2017, attivare gli ambulatori vaccinali per l’offerta in co-pagamento”.

“Ricordo inoltre – ha concluso Gallera – che sempre dal 2017, in attesa del finanziamento LEA, Regione Lombardia ha anticipato 27 milioni di euro per l’avvio delle nuove offerte del nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: Meningococco B ai nati 2017, Meningococco ACWY richiamo adolescenti 12-14 anni, e Varicella unitamente a MPR a partire dai nati 2016”.

Vaccini meningite 2017

Vaccino meningite C 2017, vaccino anti-meningococco B e vaccino tetravalente, sono le tre tipologie di vaccinazione attualmente disponibili contro il battere meningococco di tipo A, C, W135,Y, ossia, i tipi più diffusi in Italia.

Infatti, fino a poco tempo fa nel nostro paese, i tipi di meningite virale fulminate più diffusi erano la meningite C e la meningite B, negli ultimi anni, invece, sono aumentati di molto anche i casi di meningite Y e meningite W135.

A causa della diffusione della malattia e dell’aumento di contagio del virus, specie nel periodo invernale, è consigliata la vaccinazione in particolare nei neonati, bambini, adolescenti, ragazzi fino a i 25 anni, adulti e anziani con patologie croniche e con basse difese immunitarie.

Vediamo quindi cos’è e come funziona il vaccino meningite C 2017, il vaccino meningite B ed il tetravalente quando farlo o non farlo, qual è il costo e a chi rivolgersi per la sua somministrazione.

Dal momento che questo tipo di vaccinazione è stata introdotta nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), il vaccino meningite C 2017 è gratuito in tutta Italia.

Grazie alla prevenzione, e quindi al fatto che in questi anni, molti bambini sono stati vaccinati con il vaccino anti-meningococco C, vi è stata una forte riduzione dei casi di meningite C. Attualmente in Italia, infatti, il tipo di meningite batterica più frequente è la meningite B.

Vaccino meningite C quando farlo? In base a quanto previsto dal Piano nazionale vaccini 2016-2018 Ministero della Salute, il vaccino meningite C, MenC deve essere somministrato gratuitamente a tutti i bambini di età compresa tra 13 e 15 mesi, insieme al vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia) e agli adolescenti non precedentemente immunizzati.

Vaccino meningite B, è stato autorizzato in Italia solo nel 2013 ed è presente nell’attuale Piano Nazionale vaccini ma mentre il vaccino meningite C è gratuito per tutti i bambini e si effettua con una singola dose dopo i 12 mesi di età, quello anti-meningococco B non è gratuito in tutte le regione ma solo in alcune.

Sebbene, infatti, il nuovo Piano nazionale vaccini, sia stato approvato a inizio settembre, inserendo tra i vaccini gratuiti anche l’anti-meningococco B per i nuovi nati, bisogna comunque attendere che il piano diventi operativo. E nel frattempo, ogni regione, continua ad applicare le proprie regole.

Ed è per questo motivo che in alcune regioni, come ad esempio la Lombardia, la vaccinazione contro la meningite B, può arrivare a costare anche 400 euro, in quanto sono previste diverse somministrazioni a seconda dell’età del bambino, 149 euo a dose.

Ci sono poi regioni come la Toscana, che offrono il vaccino gratuitamente, a causa anche dei nuovi casi di meningite in Toscana, quelle che operano in regime di co-pagamento tra ASL e la famiglia e chi, invece, lo fa pagare per intero a costo di mercato.

Ricordiamo che il costo vaccino meningite B è di 149 euro a dose in alcune regioni come la Lombardia, 80 euro nel Lazio,  74 + 12 euro nelle Marche.

Vaccino tetravalente: è di solito gratuito come l’antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e anti epatite B, va somministrato in 3 dosi al 3° mese, al 5° e 11° mese di vita del bambino;

Vaccino Pneumococco è gratis: e va somministrata in 3 dosi, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.

Vaccino quadrivalente contro il meningococco A-C-Y-W135: protegge dalla meningite causata da 4 diversi sierogruppi di meningococco, e consiste nella somministrazione di una singola dose a partire dai 12 mesi di età. Al momento il vaccino è offerto gratuitamente agli adolescenti solo in alcune Regioni ma si attende la sua gratuità a tutte le Regioni italiane.

 

Vaccino meningite 2017 si o no? Effetti collaterali e controindicazioni

Vaccino meningite si o no? Partiamo con una doverosa premessa, i vaccini sono dei preziosissimi farmaci che hanno permesso di ridurre sensibilmente la diffusione e la frequenza di gravi e gravissime malattie, se non addirittura la loro completa sparizione, così come è avvenuto per il vaiolo.

Ci sono poi malattie infettive che sebbene siamo rare o già eliminate in Italia o in Europa, sono ancora presenti in alcuni paesi, stiamo parlando ad esempio di poliomelite o di difterite, ed il viaggiare da e verso queste zone, ci rende soggetti a rischio contagio.

Oggi, inoltre, possono verificarsi anche focolai di epidemie di morbillo, parotite, rosolia, in zone del mondo in cui sono presenti bambini non vaccinati perché vivono magari in posti isolati e difficili da raggiungere o perché i genitori sono anti-vaccinatori, ossia, sono contrari alla vaccinazione.

Ed è proprio a causa di quest’ultimo fenomeno, genitori anti-vaccino, che alcune malattie del passato ormai sconfitte grazie alle vaccinazioni sui bambini, sono tornate.

Vaccinarsi per le malattie prevenibili, a mio avviso è una scelta saggia e molto importante perché se da un lato evita la possibilità di ammalarci di una malattia grave dall’altra impedisce il rischio contagio e di diffusione del virus.

Vaccino meningite 2017 effetti collaterali:

  • i possibili effetti collaterali dei vaccini anti-meningite sono rossore, gonfiore e dolore nel punto esatto in cui è stata fatta l’iniezione. La durata di questi effetti, è di circa 1 o 2 giorni.
  • Effetti rari sono una leggera febbre, mal di testa, nausea, malessere generalizzato che passano comunque entro 2 o 3 giorni.
  • Per il vaccino meningococco B maggiore rischio di febbre, che si verifica circa nel 70-80% dei casi.

Vaccino meningite controindicazioni:

Come per qualsiasi altra vaccinazione, anche il vaccino anti-meningococco, può essere la causa molto rara di reazioni allergiche di varia entità fino allo shock anafilattico

 

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Curiosità e cenni storici

Alcuni autori suggeriscono che già Ippocrate potrebbe essersi reso conto dell’esistenza della meningite, e sembra che il meningismo fosse già noto ai medici di epoca pre-rinascimentale come Avicenna. La descrizione della meningite tubercolare, allora chiamata “idropisia nel cervello” (cioè accumulo di liquidi sierosi nell’encefalo), è spesso attribuita al medico di Edimburgo Sir Robert Whytt e a uno scritto apparso postumo nel 1768. Tuttavia il legame con la tubercolosi e il suo agente patogeno non fu riconosciuto fino al secolo successivo. Sembra che l’epidemia di meningite sia un fenomeno relativamente recente. Il primo focolaio epidemico di una certa importanza fu registrato a Ginevra nel 1805. In seguito sono state descritte molte altre epidemie in Europa e negli Stati Uniti, mentre la prima segnalazione di un’epidemia in Africa è del 1840. Nel corso del XX secolo le epidemie africane sono divenute molto più comuni, a partire da una grande epidemia che colpì la Nigeria e il Ghana tra il 1905 e il 1908.

Il primo rapporto relativo a un’infezione batterica come causa di meningite si ebbe per merito del batteriologo austriaco Anton Weichselbaum che nel 1887 descrisse il meningococco. I primi studi erano unanimi nel riportare un’elevata mortalità da meningite, con punte oltre il 90%. Nel 1906 lo scienziato statunitense Simon Flexner sviluppò un approccio terapeutico a partire da un antisiero (un siero contenente anticorpi specifici e ottenuto dal sangue di animali precedentemente inoculati con antigeni specifici della meningite) prodotto dai cavalli. Il trattamento ebbe successo e la mortalità per la forma meningococcica della malattia fu marcatamente ridotta. Nel 1944, la penicillina era considerata molto efficace nel trattare la meningite e, con l’introduzione dei vaccini alla fine del XX secolo, si è avuto un netto calo di casi dovuti all’agente patogeno Haemophilus.[Nel 2002 è stato evidenziato come il trattamento con steroidi potrebbe migliorare la prognosi della meningite batterica

 

2 pensieri su “Meningite – Neisseria meningìtidis.

  1. L’ignoranza nella vita è una brutta cosa, non bisogna solo farsi spaventare dagli altri, ma informarsi e soprattutto agire! Grazie per questo articolo!

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