Aloe: Arborescens e/o Barbadenis

Aloe, un mondo da scoprire… tutti ne parlano, ma pochi ne conoscono i “poteri”, ci sono molti tipi di Aloe, quasi duecento varietà: ARBORESCENS- ASRISTATA, BARBADENIS MILLER, BREVIFOLIA DIENTES, CAPITATA, CLAVIFLORA, ELGON, DELAETIUM, DICHOTOMA, DOROTHEAE, ERINACEA, FEROX, GLOBULIGEMMA, HUMILIS, MARLOTHII, PICTICAULIS, SAPONARIA, STRIATA, VARIEGATA…            

L’Aloe Vera conosce ormai un successo indiscusso. La ritroviamo in moltissime creme e prodotti di cosmesi o fitoterapici. Si presenta
più carnosa, succulenta, con una foglia più grande, pare abbia una minor concentrazione di principi attivi, ma maggiori benefici per uso esterno, ad esempio nella terapia per curare la pelle

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L’Aloe Arborescens invece è meno conosciuta, appartiene anch’essa alla famiglia delle Aloeaceae (o Xanthorrhoeaceae secondo la classificazione APG) usata sia come pianta ornamentale nei giardini, sia come pianta medicinale con forti poteri rigeneranti e disintossicanti. A differenza dalla prima, l’Aloe Arborescens presenta foglie più sottili e filiformi e una cuticola più spessa, ciò che la rende resistente e coltivabile anche in Europa in presenza di climi temperati. L’Aloe Arborescens di conseguenza accorcia le distanze tra produttore e consumatore e consente di preservare più a lungo i tanti principi attivi in essa contenuti. Rispetto alla Barbadensis Miller (Aloe Vera), l’Arborescens contiene peraltro una concentrazione maggiore di elementi antrachinonici, in particolare le aloine, responsabili degli effetti lassativi della pianta ma anche delle proprietà citoprotettive e antinfiammatorie.
È una pianta autosterile: si riproduce perciò solo con l’impollinazione incrociata, in quanto i fiori maschili e quelli femminili della stessa pianta non si incrociano tra loro.

L'Aloe Arborescens, Krantz Aloe, Aloe Di Candelabri

L’Aloe Arborescens contiene inoltre un numero elevato di minerali come sodio, potassio, calcio e magnesio, oligoelementi e un discreto numero di vitamine, coma la vitamina A, C, E dalle note proprietà antiossidanti.

La fortunata combinazione di tutti gli elementi contenuti nella pianta attribuiscono all’Aloe Arborescens importanti proprietà fitoterapiche. È usata spesso come valido contributo contro psoriasi, acne, forfora e congiuntivite, in caso di digestione lenta, problemi di alitosi e contro la stipsi, grazie alle sue proprietà purganti e lassative.

L’uso dell’Aloe Arborescens è realmente antico; un papiro egizio risalente al regno del faraone Amen-Hotep nel 1552 a.C., trovato insieme ad una mummia nel 1858, proponeva dodici diverse formule di preparati a base di aloe, usati 2.000 anni fa! Sfortunatamente molte di queste formule per arrivare ad una guarigione naturale sono state dimenticate o ignorate. 
Anche Ippocrate, padre della medicina moderna, usava almeno 14 diverse formule contenenti aloe, 2400 anni fa.

Ha principalmente effetti lassativi (dovuti soprattutto al contenuto in antrachinoni) e cicatrizzanti (con l’uso topico). Gli indigeni (ad esempio del Messico o del Brasile) la usavano soprattutto per proteggersi dai raggi solari per i suoi poteri lenitivi, idratanti e protettivi oltre ad avere un blando effetto antinfiammatorio. Una precauzione d’uso va consigliata a chi è affetto da problemi intestinali (per l’azione irritante che le sostanze contenute nella pianta possono provocare sulle pareti intestinali) e ai diabetici che fanno uso di insulina, perché l’aloe abbassa l’indice glicemico e questo va calcolato nell’uso di insulina.

È stato ipotizzato un suo utilizzo come coadiuvante della chemioterapia nella cura del cancro.Il Cicap è intervenuto a questo proposito con un articolo di Salvo Di Grazia su Aloe e cancro.

La resa per foglie e il lavoro manuale per l’ottenimento del succo derivato dalla varietà Aloe Arborescens hanno fatto lievitare nel tempo il suo prezzo finale.
I costi dei succhi di Aloe Arborescens prodotti ad esempio da Aloe Ghignone risultano ai giorni nostri elevati sul mercato di massa, giustificati quindi da una reale necessità terapeutica, ma ottimi anche nel quotidiano come prevenzione saltuaria durante l’anno.

L’aloina contenuta nell’Aloe è una molecola molto irritante per l’intestino, addirittura abortiva e per abbatterne gli effetti collaterali alcuni utilizzano l’alcol facendovelo passare come veicolante.
L’ Aloe Arborescens esige la spremitura a freddo e la decorticazione manuale che rende il prodotto privo di molti effetti collaterali. Informatevi che i suddetti trattamenti siano eseguiti quando acquistate.
Aloe Ghignone come altri segue pedissequamente questo processo, nel rispetto della pianta e del prodotto finale!

Evitate sempre il “fai da te” per via dei gravi effetti collaterali prodotti nella realizzazione a causa dell’aloina. Ognuno ha il suo mestiere!

L’Aloe Arborescens è ricca di polisaccaridi (acemannano), lignine, saponine (effetto antimicotico, controllo del glucosio), e antrachinoni, di cui alcune sostanze sono antibiotiche (barbaloina, isobarbaloina, acido aloetico, emodina), altre calmanti, anestetiche o analgesiche (estere di acido cinnamico, olio etereo, isobarbaloina, acido salicilico), fungicide (acido cinnamico, acido crisofanico) e anticancerogene (bio e isoflavonoidi).
Le lignine hanno la caratteristica di penetrare il derma; le saponine hanno azione antisettica ben conosciuta e di controllo del glucosio; gli antrachinoni hanno azione lassativa e analgesica.

Studi e ricerche per rimedi naturali cancro

Di seguito abbiamo aggregato molti degli usi sanitari e nutrizionali testati e documentati dell’Aloe Arborescens:

  1. Aloe Arbroescens contiene sostanze nutritive che possono aiutare nella distruzione di cellule anormali. Secondo questo studio , l’Aloe-emodina, che si trova nelle foglie di Aloe Arborescens, è stata trovata rallentare e talvolta persino arrestare la diffusione di cellule cancerose. Questo è solo uno dei molti studi che hanno concluso che l’Aloe Arborescens può avere molti benefici per coloro che combattono malattie degenerative come cancro, aiuti e altri.
  2. Problemi con reflusso acido o indigestione? Malattia da reflusso gastroesofageo è una malattia digestiva che spesso si traduce in sintomi tra cui bruciore di stomaco. Una revisione spiega che consumare 1 o 3 once di aloe durante i pasti potrebbe ridurre la gravità della malattia da reflusso gastroesofageo e altri problemi legati alla digestione. La bassa tossicità della pianta lo rende un rimedio sicuro e delicato. 
  3. L’aloe sembra essere in grado di aiutare i diabetici a regolare i livelli di zucchero nel sangue entro i limiti del normale. Uno studio condotto in Thailandia ha rilevato che due cucchiai di succo di aloe al giorno hanno contribuito a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue nelle persone con diabete di tipo 2, il che significa che potrebbe avere un futuro luminoso e verde nel trattamento del diabete. Questi risultati sono stati duplicati e confermati da uno studio successivo in Turchia che utilizzava l’estratto di polpa di aloe.
  4. L’Aloe contiene zuccheri unici chiamati mannani, che migliorano la comunicazione cellulare – sia all’interno che tra le cellule. Queste mannane fanno parte di un cruciale sistema “telegrafico” in grado di regolare la crescita delle cellule cancerose e anormali. I mannani sono responsabili di miliardi di messaggi … e le implicazioni di una cattiva messaggistica sono sconcertanti. 
  5. Un po ‘di Aloe potrebbe tenere lontani i batteri su frutta e verdura. In questo studio , un rivestimento di Aloe su piante di pomodoro è stato in grado di bloccare molti tipi di batteri nocivi. Risultati simili sono stati registrati in un altro esperimento con le mele. Ciò significa che il gel di aloe potrebbe aiutare a mantenere fresco il cibo più a lungo senza la necessità di sostanze chimiche potenzialmente pericolose, i conservanti!
  6. Nel 2014 uno studio ha scoperto che l’estratto di aloe è un’alternativa sicura ed efficace ai prodotti a base di collutorio a base di sostanze chimiche. Le vitamine e i composti naturali della pianta di aloe, che includono una buona dose di vitamina C, possono bloccare l’accumulo di placca e fornire un sollievo calmante per gengive sanguinanti o gonfiore.
  7. Una squadra di scienziati nigeriani ha stabilito che il folklore locale sull’Aloe era vero. Sperimentando sui topi, hanno scoperto che l’Aloe ricavata dalle tipiche piante d’appartamento di Aloe era in grado di alleviare la stitichezza. 
  8. Naturalmente puoi usare l’Aloe per mantenere la pelle chiara, idratata e sana. Secondo questo studio della pelle di aloe , la pianta è progettata per vivere in climi secchi e instabili. Per sopravvivere, le foglie di Aloe immagazzinano acqua. La potente combinazione di foglie umide e composti vegetali speciali chiamati carboidrati complessi lo rendono un efficace idratante per il viso e un trattamento per la pelle.

La differenza sta nella foglia

Se infatti tagliamo una foglia di ciascuna pianta, la lavoriamo e ne estraiamo il gel ci appare evidente che l’Aloe Vera ha un gel generalmente più vischioso e presente in quantità decisamente maggiori rispetto all’Aloe Arborescens; quest’ultima ha un gel invece molto più liquido e presente in misura ridotta, proprio a causa della conformazione delle foglie.

Dopo approfondita analisi chimica è possibile verificare, che il gel dell’Aloe Arborescens può essere fino a tre volte più concentrato di quello della Vera, motivo per cui si tende a preferire l’Aloe Arborescens, in quanto le sostanze nutritive e curative sono presenti in quantità maggiore.

Aloe – Quantità mineralogica
Mg / 100 mlarborescensbarbadensis
Calcio103.00012.760
Magnesio69.0005.860
Potassio287.00046.320
Sodio23.00024.270
Zinco04600650
Ferro0,4000,080
Manganese5.6001.190
Selenio20.00019.000
Boro103.00079.000
Rame00200,004
proteine7.3000,000

Per il succo di Aloe Vera si usa soltanto il gel interno, mentre nell’utilizzo dell’Aloe Arborescens si usa tutta la foglia, utilizzando perciò anche la componente antrachinonica che si trova nella parte interna della foglia e che risulta estremamente importante per l’effetto depurativo.

Per questi motivi è generalmente preferibile nel trattamento fitoterapico e per il benessere fisico dell’individuo, l’utilizzo dell’Aloe Arborescens.

E’ inoltre importante capire che tutti gli studi fatti sulle possibili azioni antitumorali di questa pianta hanno evidenziato come potenziale molecola l’Aloe Emodina che è presente solo nella parte antrachinonica e pertanto il solo succo (come quello della Vera), seppur molto utile per ristabilire in problemi legati alla digestione o come stimolo per il sistema immunitario, non ha effetti di quel tipo.
C’è inoltre da sottolineare che anche la composizione chimica del complesso antrachinonico delle due piante è abbastanza diversa pertanto è sconsigliato l’uso della foglia intera di Aloe Vera perché potrebbe risultare irritante per l’intestino.

Insomma come sempre la natura ci offre i suoi prodotti, l’uomo li utilizza e studiandoli dovrebbe farne un uso intelligente, senza pensare solo al guadagno che ne può ricavare… informatevi sempre prima di ingerire o utilizzare un prodotto, anche se naturale, può pur sempre essere dannoso se utilizzato nella maniera sbagliata.

Ci sono medici ai quali rivolgersi, fatelo!

Il “fai da te” è sempre dannoso.

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