Ciao Amici sono il bruco Carolina, oggi vi parleremo di un bellissimo libro, LA CASA PIU’ GRANDE DEL MONDO di Leo Lionni.
La ricchezza risiede nel possedere un sacco di cose. E possibilmente le più meravigliose. L’ostentazione di queste ci conduce alla felicità, all’appagamento, alla sensazione di essere realizzati e dagli altri ammirati.
Ma poi accade l’inaspettato. L’importanza delle cose si polverizza. Non la si riconosce più in nulla di ciò che abbiamo. Tutto perde il suo peso relativo e nell’insieme diventa un peso insostenibile.
Sicche’ si torna al punto di partenza, ma con immensa fatica e con la mente accecata e incapace di individuare l’indispensabile e ciò che conta per la nostra mente e il nostro cuore. E finisce che non si è più in grado di distinguere le priorità e le cose davvero davvero importanti della nostra vita.
È un tema su cui ci sarebbero pagine di discussione da scrivere e non facilmente spiegabile, soprattutto a un bambino in età prescolare e a cui brillano gli occhi ogni qualvolta gli si presenta l’occasione di accumulare e “arricchirsi di nuovi giochi”. Perché già nel gioco ci si prepara a “quel grande gioco che è la vita” (cit. da Il piccolo Lord).
LA CASA PIU’ GRANDE DEL MONDO racconta di una piccola lumaca che sogna di possedere la casa più grande e più bella del mondo. Confessa il suo desiderio a papà lumaca che le racconta la storia di …… una lumaca che sognava di possedere la casa più grande e più bella del mondo. Che coincidenza. Durante la storia nella storia, il guscio della lumachina diventa sempre più grande e impreziosito di dettagli esaltati dai magnifici disegni dell’illustratore. Nel frattempo la lumachina incontra diversi ammiratori che le fanno i complimenti per l’immensa e meravigliosa casa. E poi se ne vanno. I complimenti se ne volano via, effimeri. La grandezza della casa resta l’unica cosa concreta, che a un certo punto però, quando la famiglia esaurisce le fonti di nutrimento del prato dove abita ed è costretta a traslocare, si rivela essere un problema serio. Il peso della casa non le permette infatti di potersi muovere e rimane lì. E a poco a poco scompare.
La piccola lumaca che aveva ascoltato con attenzione la storiella e da essa tratto un rapido insegnamento, inizia a pensare che la sua casetta, alla fine, non è poi così male.
