Cellulare dannoso… No ai bambini!

Ciao amici sono Carolina, la mia mamma in questi giorni ad un corso ha avuto l’ennesima conferma dei danni che il cellulare o meglio le onde magnetiche che emanano possono provocare al nostro organismo. Se analizziamo gli effetti termici, il sistema naturale del nostro organismo, a causa dell’interazione del campo elettromagnetico con il nostro corpo, si attiva per via dell’aumento della temperatura generata, quindi se le esposizioni sono prolungate ed intense potrebbero comportare la morte delle cellule con necrosi dei tessuti, in quanto superano il meccanismo di termoregolazione. Diciamo potrebbero perchè a quanto pare non abbiamo ancora prova certa di tutte le conseguenze collegate all’uso/abuso dei cellulari, ma siamo invece certi che da un uso eccessivo potrebbero aver origine perdita di concentrazione o memoria, oltre ad una minore capacità di apprendimento, a disturbi del sonno, mal di testa, disturbi asmatici e un aumento dell’aggressività.  Le radiazioni emanate dal cellulare disturbano l’attività delle onde cerebrali fino ad un’ora dopo la fine della telefonata. Ricordiamoci che il cellulare, è sinonimo di piccolo ricetrasmittente che viene normalmente tenuto vicino alla testa, durante le chiamate o mentre si sta giocando o comunicando.

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“L’Italia è al primo posto in Europa per numero di cellulari in utilizzo e l’età media dei possessori diminuisce sempre di più – spiega Maria Grazia Sapia, pediatra – Stiamo passando da un uso ad un abuso.
Per ora l’unico dato certo è che producono un effetto biologico sul nostro cervello. Non è ancora chiaro se ciò comporti anche dei rischi, ma viene comunque consigliato di usare con la massima accortezza (e tutte le precauzioni del caso) telefonini e altri dispositivi senza fili. Da uno studio condotto dall’Università di Örebro in Svezia è emersa una forte correlazione tra l’uso dei cellulari e una proteina contenuta nel liquido cefalorachidiano, responsabile tra le altre cose di proteggere il cervello dalle influenze esterne. L’utilizzo intenso di dispositivi wireless tende a far crescere il livello di questa proteina, chiamata transtiretina, nel sangue. Non è ancora del tutto erto se l’aumento della proteina debba essere considerato un segnale di rischio per la nostra salute. Ad ogni modo, c’è ora evidenza scientifica che i cellulari producono un cambiamento biologico nel nostro cervello che, per auto-difendersi dal flusso costante di segnali wireless, tende a produrre in quantità maggiore transtiretina.

Al momento si prende in considerazione  solo l’effetto termico prodotto dai cellulari, ma in attesa di avere dati più certi sui rischi, è comunque consigliabile adottare alcune precauzioni, potremmo scoprire solo dopo  molti anni ulteriori danni e potrebbero essere irreversibili.

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Inoltre è ormai appurato che, di fianco alle varie dipendenze che affliggono la nostra società senza escludere i più giovani, una collocazione predominante l’ha conquistata la “dipendenza da telefonino”, con danni serissimi sullo sviluppo sociale e psichico”.

Una ricerca, effettuata da un gruppo di ricercatori spagnoli dell’Istituto di Ricerca Neuro-diagnostica di Marbella, pubblicato sul Sunday Mirror; ha rilanciato i timori sulla nocività dei cellulari; per la prima volta sono state utilizzate “cavie” umane per misurare gli effetti delle radiazioni dei cellulari sui bambini.Gli esperimenti sono stati condotti su un ragazzo di 11 anni e una ragazza di 13 anni, usando uno scanner Cateen collegato a un dispositivo in grado di misurare l’attività delle onde cerebrali.
Grazie allo scanner è stato possibile visionare come le radiazioni emanate dal cellulare disturbino l’attività delle onde cerebrali fino ad un’ora dopo la fine della telefonata.

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Il dottor Gerald Hyland, consulente del Governo inglese proprio in materia di telefonia cellulare, ha definito i risultati “estremamente preoccupanti“, ed ha aggiunto che “c’è da chiedersi se è il caso che i bambini, il cui cervello è in fase di sviluppo, continuino ad utilizzare i cellulari“. Ha anche affermato sul giornale medico inglese The Lancet che: “I risultati della ricerca inglese mostrano che non esiste un limite di sicurezza nell’uso dei cellulari. Non sappiamo se e quali danni permanenti sono prodotti da questa esposizione. Se fossi un genitore, starei molto attento a lasciare usare il cellulare a mio figlio, anche solo per un breve periodo. Il mio consiglio è di evitarne l’uso”.

Il dottor Michael Klieeisen, che ha condotto lo studio, ha affermato: “Abbiamo potuto osservare nei minimi dettagli, ciò che accade nel cervello. Non ci aspettavamo di vedere le alterazioni delle onde cerebrali protrarsi per così lungo tempo. Siamo preoccupati che i delicati equilibri esistenti, come quello dell’immunità a infezioni e malattie, possano essere alterati da interferenze con gli equilibri chimici del cervello”.

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Un portavoce del Ministero della Sanità inglese ha aggiunto che: “L’uso del telefono cellulare per i bambini dovrebbe essere limitato a brevissimi periodi”.

E’ invece di qualche mese, la ricerca dell’Università di Zurigo che ha rivelato alterazioni nell’attività sottocorticale del cervello umano e disturbi del sonno in chi usa il telefonino.

Insomma cosa fare, usarli poco, prediligere il telefono fisso se possibile, utilizzare auricolari e viva voce, non dormire con telefonini vicini, spostarli, meglio ancora spegnerli o metterli in modalità offline… spegnere i dispositivi wifi almeno durante la notte o posizionarli a distanze corrette dal luogo del sonno.

Insomma stiamo attenti e non smettiamo mai di documentarci!

 

 

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