Ciao Amici, sono il Bruco Carolina, oggi vi parlo del libro “Federico” del grande Leo Lionni… Ogni nostro gesto, ogni azione che compiamo per noi o per gli altri fa parte di un preciso disegno e rappresenta un tassello nella complementarietà del tutto.

Può sembrare talvolta, ai nostri occhi, o a quelli degli altri, che stiamo compiendo qualcosa di scontato o addirittura qualcosa di inutile, che ci fa perdere tempo e toglie spazio al pragmatismo e al compimento di qualcosa di concreto.

Per fare bene qualcosa non servono che due cose: passione e visione. Possiamo amare quello che facciamo per il semplice fatto che ci sta portando a far del bene per noi stessi o per altre persone. Ma è necessario crederci sempre e dimostrare senza tante spiegazioni. Gli altri, se vorranno, avranno modo di capire col tempo.

Questo tema è affrontato e raccontato in maniera semplice e chiara nel bellissimo libro di Leo Lionni, “Federico”. Apparentemente, una rivisitazione del classico racconto della cicala e della formica, con la sola differenza che il topolino protagonista di questa storia ha in mente un disegno d’insieme ben preciso suggeritogli dal cuore. Durante l’estate la colonia di topolini si prepara ad affrontare l’inverno, mentre Federico se ne rimane nell’ozio. Quello fisico però. La sua mente e la sua creatività sono impegnate in un progetto di raggiungimento della felicità per tutti, e nella dimostrazione che in tutto quello che facciamo per gli altri vi è sempre una parte di eroismo, benché si possa trattare della cosa più inutile o più scontata.

A me è piaciuto molto leggetelo!